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Typha latifolia

Typha latifolia L. – Tifa a foglia larga ( paviràs o paviròn )

Morfologia. E’ una specie molto simile alla T. angustifolia da cui si differenzia per dimensioni maggiori della larghezza di foglie e infiorescenza. La tifa latifolia può raggiungere i 3 m di altezza ed è provvista di un lungo rizoma ramificato di colore giallo bruno. Dai robusti rizomi squamosi s’innalzano numerosi fusti eretti, semplici, circondati dalle guaine fogliari che si sovrappongono le une alle altre.

Le foglie sono di un colore verde bluastro, larghe 8-30 mm, lineari e lunghe anche 2,5 m, spesso più lunghe dei fusti eretti, con il lembo molle, arrotolato in due tre giri per resistere al vento. Esse sono guainanti sul fusto per un lungo tratto e sono riempite di un tessuto lacunare aerato.

L’estremità del fusto regge due infiorescenze affusolate e sovrapposte l’una all’altra, che misurano da 10 a 30 cm e sono quasi contigue. La spiga superiore è maschile, l’inferiore femminile. Infiorescenza femminile è a spadice e i fiori a maturità costituiscono un’infruttescenza cilindrica di colore marrone. Le spighe femminili sono formate da piccoli fiori compatti, nudi, unisessuati, muniti alla base di lunghe setole che conferiscono all’insieme il caratteristico aspetto di sigaro. Una testa di tifa può contenere fino a 250.000 semi. (3-4 x 15-25 cm). I fiori maschili sono caduchi, mentre la spiga femminile conserva il suo aspetto compatto e il color bruno nerastro. La fioritura avviene fra giugno e luglio, l’impollinazione è ad opera del vento (i granuli di polline sono prodotti in grande quantità). I frutti sono piccoli acheni sorretti da un corto peduncolo e coperti da lunghe setole. I minuscoli semi cotonosi vengono dispersi dal vento grazie ad un piccolo paracadute di morbidi peli.

typha latifolia

Ambiente: La tifa è ospite frequente delle acque basse e fangose degli stagni e delle anse, soprattutto di pianura. Cresce nelle zone di interramento delle acque stagnanti, ricche di sostanze nutritive. La profondità che più gli si addice oscilla tra 20 e 150 cm. Forma densi popolamenti grazie al rapido accrescimento per via vegetativa. Una pianta nata da seme dopo due anni aveva coperto una superficie di 58 metri quadrati, grazie ai rizomi che si espandono anche di 5 m in un anno.

Distribuita dagli ambienti tropicali a quelli temperati freddi, la tifa tollera precipitazioni annuali dell’ordine di 400 a 4000 mm all’anno e temperature medie annue tra i 6° fino ai 28°. Forma popolamenti densi. E’ poco appetita sia dagli ungulati selvatici che domestici, tuttavia in primavera ha un contenuto proteico non trascurabile, intorno al 15 % che declina velocemente in estate. Può essere usata come foraggio, ma è gradita dal bestiame solo quando non trova di meglio. E’ appetita invece dalle nutrie e dalle oche. Per le anatre la tifa ha invece scarso valore, sia come cibo sia come riparo.

In Italia è distribuita su tutto il territorio da 0 ai 2000 m.s.l.m. E’ una pianta cosmopolita che troviamo in Nord e Centro America (dall’Alaska centrale fino al Messico e al Guatemala), Argentina, Gran Bretagna, Eurasia e Nord Africa, Kenya, Rodesia, Tunisia, Nuova Zelanda, Australia, e Giappone.

typha latifolia


 

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