Un cesto, tanti significati

Storia
Un cesto, tanti significati: breve ricerca etimologica Per i curiosi (o per gli appassionati) della storia della lingua italiana, e immaginiamo anche per i cultori della cesteria (maestri artigiani e non solo), sarà certamente interessante andare alla scoperta della etimologia del lessico legato all’ambito della cesteria. Diamo pertanto inizio a questo percorso fra i significati cominciando dalla parola più ovvia, cioè dal “cesto”, o “cesta” che dir si voglia. Sfogliando il vocabolario1, giunti al lemma “cesto”, notiamo con sorpresa che le accezioni del termine sono molteplici, e che afferiscono ad ambiti semantici completamente diversi fra loro. Ciò che li accomuna, tuttavia, sembra essere la forma del cesto, la sua struttura fisica: un contenitore per lo più tondeggiante composto da fasci di materiali variamente accostati fra loro. Leggiamo tali accezioni una…
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Il latino nel cestino

Il latino nel cestino

Storia
“Il latino nel cestino”: citazioni di cesti nella letteratura latina Poiché le tecniche di intreccio di vimini e le tradizioni ad esse collegate risalgono all’età antica, è più che lecito supporre di poter incontrare canestri e cistelle anche fra le righe dei testi più noti della letteratura classica. Cominceremo dalla latina, ed in particolare da uno dei grandi classici della letteratura non solo latina, per la verità, bensì di tutti i tempi, cioè le bellissime Metamorfosi di Publio Ovidio Nasone, scritte all’inizio del I sec. d.C., versi meravigliosi e ricchissimi per lessico, metafore, forza rappresentativa la cui lettura non ci stanca mai. Ed è proprio nel libro II delle Metamorfosi che, a partire dal verso 748, incontriamo un cesto che potremmo certamente definire “fatale”: la giovane Aglauro, (figlia di Cecrope…
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Cojituju

Cesti umbri, Tipi di cesti, Umbria
dialettale/regionale: Cojituju (Umbria - Spoleto) - raccoglitore, piccolo canestrello a forma di guscio di tartaruga. Si porta legato alla vita, con la bocca rivolta l'alto, serviva per la raccolta manuale in particolare delle olive ma anche di piccoli frutti in genere.
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Canestra

Cesti umbri, Tipi di cesti, Umbria
dialettale/regionale: Canestra (Umbria) - cesta ampia a bordo basso con o senza manici laterali per vari usi, trasporto alimenti per i contadini in campagna, trasporto piano e lenzuola da lavare al fiume, essicazione legumi, funghi, noci e altra frutta secca, erbe aromatiche.
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Jaccuri

Umbria
dialettale/regionale: Jaccuri (Umbria) - singolare: jaccuru o jaccaru, secondo il paesino. Stringa, cinghia di pelle d'asino o equino, spessore 3-4 mm, larghezza 1-2,5 cm, lunghezza da poche decine di cm a 3 mt circa, perlopiù legate al basto del mulo o dell'asino, utili a legare e fermare carichi vari sfusi come legna e fascine, granturchi in fasci, sacchi di cerali, ghiande per i maiali, frutta secca, contenitori come Crini in salice o Bigunzi (bigonce a doghe di legno) per trasporto uva, acqua o frutta (a fondo chiuso e fisso, in forma troncoconica verso il basso) o trasporto letame, sassi, terra (a forma cilindrica, in questo caso a fondo apribile per scarico rapido a caduta).
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Crinu

Cesti umbri, Tipi di cesti, Umbria
dialettale/regionale: Crinu (Umbria) - cesto cilindrico a stecche, distanti 6-10 cm, realizzato con verghe di salice lunghe dai due ai 4 mt, utilizzato per trasporto fieno, paglia, erba, foglie fresche da foraggio. I due cerchi alla base e alla bocca sono in corniolo od orniello più raramente in sanguinello o nocciolo, dimensioni medie H60-70 cm D 60-80 cm.
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Vimini in marmo

Vimini in marmo

Storia
Vimini in marmo: dettagli in vimini alla mostra dei Marmi Torlonia ai Musei Capitolini, Villa Caffarelli  La proroga dell’apertura fino al 9 gennaio 2022 della bella mostra dedicata agli antichi Marmi Torlonia, allestita presso i Musei Capitolini di Roma nello spazio di Villa Caffarelli, consente al pubblico ancora per numerose settimane di godere della visione di 90 delle 620 sculture antiche che compongono la prestigiosissima collezione. Si tratta di centinaia di opere acquisite dalla storica famiglia durante il corso del XIX secolo, marmi di eccezionali valore e bellezza entrate a far parte della raccolta sia tramite compravendita sia grazie ai rinvenimenti provenienti dagli scavi archeologici condotti nei terreni di proprietà della famiglia, dislocati fra Roma e dintorni. Una raccolta che è stata giustamente definita “collezione di collezioni”, poiché nel giro…
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Toponomastica e cesteria

Storia
Toponomastica e cesteria La toponomastica è una interessante, e non di rado divertente, fonte di informazioni sulla storia di un luogo: in primis eventi storici, personaggi significativi per la vita civile (locale e/o nazionale), ma anche usi, tradizioni, mestieri. Certamente la scelta dei nomi da assegnare alle strade riflette i valori e le priorità culturali dei diversi momenti storici, e allo stesso tempo rivela la storia delle comunità che quelle stesse strade abitano, nominano, vivono. La cesteria non fa eccezione in tal senso, e il binomio cesteria-toponomastica offre interessanti notizie. Ci limitiamo per ora alla sola Roma, ma certamente i criteri che, nel corso tempo, hanno informato le scelte delle amministrazioni locali dei vari centri italiani sono certamente simili un po’ ovunque, e pertanto toponimi dedicati al mondo della cesteria,…
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Punto cucito

Punto cucito

Valle d'Aosta
dialettale/regionale: Punto cucito (Valle d'Aosta) - Tecnica di lavorazione raffinata e particolare. Sta andando scomparendo a causa dell'immensa quantità di tempo e abilità richieste per praticarla. In Valle d'Aosta vi sono solo due o tre persone che la praticano. In foto: Gino custode dell'arte del punto cucito. Alcuni manufatti realizzati con la tecnica del "punto cucito".  
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